domenica 29 marzo 2015

BAR F1 - 2, GARA MALESE

Immagine tratta da Twitter (@F1)
MAN OF THE RACE
AAAAAAAAAA! Seb Vettel alla gara numero 2 con la tuta rossa ha vinto! E ha vinto bene! Sull'asciutto, di strategia e di piede pesante. Un ritmo consistente, mai un errore, mai una sfiga. Al traguardo grida in italiano, si commuove, saltella e dirige l'inno della squadra. E' un sogno ad occhi aperti il suo. In barba ai detrattori, in barba ai trattori (ovvero le Red Bull di quest'anno, che ha doppiato) e in barba ai barbuti (Alonso, che non l'ha mai considerato al suo livello).
Ha vinto! Alla seconda gara! Contro quelle astronavi delle Mercedes, dopo aver addirittura sfiorato la pole ieri. Questa è un'impresa che verrà declamata ai posteri. Sicuro.
GLI SPUNTI
La Mercedes ostenta tranquillità. Forse un po' di arroganza nel pre-gara, e un'eccessiva sicurezza sul proprio vantaggio nel post-gara. Senza la safety car e la conseguente differenziazione di strategie, Hamilton avrebbe sì potuto vincere, ma con un margine ridotto nei confronti di Vettel. Quindi, e aggiungiamo clamorosamente, la freccia d'argento e la Ferrari sono vicine. Non ci sono da dormire sonni tranquilli a Stoccarda. 
Ed è parimenti un mistero come un catorcio, in regime di quasi blocco regolamentare, si trasformi in un cigno rosso nello spazio di pochi mesi. A Maranello han fatto un miracolo sportivo. La macchina è poderosa, costante, facile da guidare. 
Max Verstappen ha fatto una gara spettacolare. Tutta sorpassi e grinta. A 17 anni è arrivato 7°. Davanti al compagno di box, davanti alle Red Bull. Talento assoluto. Ciliegina sulla torta, il sorpasso rifilato a Ricciardo, all'esterno. Chapeau.
GLI ABBACCHIATI
Non vorremmo essere in Kimi Raikkonen in questo momento. Gira tutto storto. Tralasciando la qualifica di ieri, oggi viene nuovamente (come in Australia) tamponato da Nasr, ed è costretto a fare un giro intero con la gomma a brandelli. Ritorna ultimo, arriva la safety car, che però non lo aspetta e non gli permette di accodarsi al gruppo. Rimonta sino al 4° posto, dimostrando che lui c'è e che la macchina c'è. Ma ha una sfortuna ragazzi, che veramente! Il suo passo in prova e in gara non è per nulla lontano da quello di Vettel, nè a Melbourne e nè a Sepang, ma a Kimi va tutto male. Sempre. Tutti festeggiano ai box, e lui è costretto a inforcare i soliti occhiali neri e bofonchiare versi di giustificazione. 
La Red Bull è dietro. Ma dietro dietro. A un giro da Vettel. E dietro persino alla sorellina Toro Rosso. E come è possibile? Se la defaillance è made in Renault, quantomeno al junior Team di Faenza debbono star davanti! E invece sono là, mestamente 9° e 10°, a lottare tra loro per le briciole.
La McLaren piazza un doppio ritiro e Alonso dal fondo della griglia guarda una Rossa che torna alla vittoria dopo due anni. E finge che va bene così, che alla lunga avrà ragione lui. Sì, Fernando, bravo. Pacchetta sulla spalla per te. Sorriso di circostanza.
La Manor c'è ma non si vede. Contenti loro, contento Bernie. 

sabato 28 marzo 2015

BAR F1 - 2, QUALIFICHE MALESI

Immagine tratta da Twitter (@F1)
CHI C'E'
C'è Lewis Hamilton, alla pole numero 40 in carriera. Ha rischiato in Q2, l'ha spuntata col fiatone di 74 millesimi in Q3, ma l'ha presa. Il terzo mondiale appare già in discesa. In barba a Nicole che l'ha mollato. Il Re Nero è cresciuto e non sbaglia un colpo da mesi.
Seb Vettel sotto la pioggia corre come un pazzo. Lo faceva in Toro Rosso, lo faceva in Red Bull, lo fa in Ferrari. Una prima fila con una Rossa mancava da gare 38. Una vita. E lui sta massimizzando tutto il pacchetto a disposizione: podio in Australia, prima fila in Malesia. E un sorrisone sornione che va da un'orecchio all'altro. Il manico c'è ancora, c'è sempre stato.
CHI NON C'E'
Nico Rosberg, che si sta trasformando in Nico Ros-Berger. Ovvero Gerhard Berger, fedele scudiero meno dotato di Ayrton Senna. Il Mondiale è già indirizzato per il bis di Ham, e lui non pare avere la forza mentale e il talento necessario neppure per competere. E forse l'anno passato era in un anno di grazia. Il che significa noia a palate quest'anno.
Kimi Raikkonen. Per sfiga, perchè si è addormentato, perchè ha fatto la figura del pollo nell'elastico Ericsson-Hamilton in Q2. E' il paladino della Legge di Murphy applicata alla F1: se c'è qualcosa che può andare storto, di sicuro busserà al pilota numero 7. Partirà 11°, si prende una tirata d'orecchie dal capo, e da due gare Vettel è issato da tutti come il Messia, mentre lui è Paperinizzato/Barrichelizzato/Massizzato. Reagirà? O sarà preda dello sconforto? Forza nonno Kimi, il più vecchio in griglia!
La McLaren sorride per aver dimezzato il distacco dai primi, che passa da secondi 5 a secondi 2.4. Ma domani parte sempre ultima. Anzi ultimo ci parte Alonso. Dietro Button. "Il meglio deve ancora venire", ripeteva per tutto l'inverno l'asturiano. Beh, qualcosa peggio di tutto quello che gli è capitato da quando ha poggiato le terga sulla vettura anglo-nipponica, è proprio difficile.
Poi la Manor. Chi?
L' EXPLOIT
Max Sbarbatell Verstappen, a 17 anni, sotto i monsoni malesi, con la pista mezza allagata e mezza asciutta, piazza un mostruoso 6° posto. Davanti alle Williams, a un soffio dalla Red Bull di Kvyat. Il ragazzo non si farà, si è già fatto. Occhio al talento, da punto esclamativo.
LA PREVISIONE
Si partirà asciutti, poi monsona, poi safety, poi bandiera rossa, poi si asciuga. 1 Hamilton 2 Raikkonen 3 Vettel 4 Verstappen 5 Rosberg.

sabato 21 marzo 2015

PRONOSTICANDO LA 28A

Immagine tratta da snai.it
CHIEVO-PALERMO: dopo il colpaccio di Marassi, il Chievo ha un lusinghiero +8 sulla zona B, e ha perso una sola partita delle ultime sei. Il Palermo in trasferta è ampiamente deficitario: 9 punti in 13 gare e 1 sola vittoria, il 1 novembre. X (3,00). OK: Schelotto, Paloschi, Dybala, Rigoni. NO: Dainelli, Jajalo.
MILAN-CAGLIARI: alla Scala del Calcio andrà in scena una gara tra depresse. Il Milan del sempre traballante Inzaghi ne ha vinte 2 nelle ultime 12. Il Cagliari del redivivo Zeman ha due vittorie negli ultimi 19 match e non vince dal 24 gennaio. OVER (1,73). OK: Destro, Menez, Sau, Crisetig. NO: Mexes, Dessena.
EMPOLI-SASSUOLO: naviga tranquillo Sarri a quota 30, senza perdere da ben 7 partite. Contro si troverà il Sassuolo di Di Francesco, che ha 32 punti, ma che fuori non vince dal 5 gennaio. X (3,10). OK: Saponara, Maccarone, Sansone, Berardi. NO: Barba, Gazzola.
JUVENTUS-GENOA: la Juve ha 14 (!) punti di vantaggio sulla seconda, e in casa ha 11 vinte e 2 pari, con sole 7 reti subite. Il Genoa deve riscattare il k.o. interno contro il Chievo, e in trasferta non perde dal 26 gennaio. Gasperini è stato l'unico a sconfiggere la Juve in questo campionato. 1 (1,33). OK: Tevez, Pepe, Perotti, Borriello. NO: Padoin, Kucka.
NAPOLI-ATALANTA: gli uomini di Benitez stanno pagando un pessimo rendimento esterno, ma al San Paolo ne hanno perse solo 2 su 13. L'Atalanta di Reja è convalescente e non ha risolto il problema del gol perduto, ultima vittoria 1 febbraio. 1 (1,43). OK: Mertens, Higuain, Denis, Gomez. NO: D.Lopez, Masiello.
PARMA-TORINO: continua l'agonia del Parma, con i dipendenti senza stipendi e una società fallita. Si va in campo per onor di firma. I granata di Ventura son belli vispi, a dispetto di 2 k.o consecutivi in campionato e l'eliminazione in Europa League. 2 (1,85). OK: Belfodil, Nocerino, Amauri, El Kaddouri. NO: Mendes, Jansson.
CESENA-ROMA: in casa il Cesena sta costruendo una rimonta salvezza clamorosa. E' reduce da due vittorie (Udinese, Lazio) e due pari (Juventus, Palermo). Si troverà di fronte una Roma scassatissima e contestata, in campionato ne ha vinta 1 delle ultime 10. X (3,50). OK: Defrel, Mudingayi, Totti, Gervinho. NO: Capelli, Astori.
SAMPDORIA-INTER: la Samp ha ripreso la sua pazzesca corsa Champions, 3 vittorie e 1 pari l'hanno portata a -4 dal terzo posto. In casa è ancora imbattuta. L'Inter del Mancio è abbacchiatissima e non vince dal 23 febbraio. X (3,25). OK: Eto'o, Eder, Icardi, Guarin. NO: Obiang, Brozovic.
LAZIO-VERONA: la banda-Pioli sta volando, è terza e sta vincendo da 5 partite di fila. Come rendimento casalingo, solo la Juve ha fatto più punti (27 a 35). Ma il Verona non è da meno, si è risollevato alla grande con 2 vittorie e 2 pareggi nelle ultime 4. 1 (1,40). OK: F.Anderson, Candreva, Toni, E.Pisano. NO: Mauricio, Jankovic.
UDINESE-FIORENTINA: politica dei piccoli passi per Strama, che ne ha vinta solo una nelle ultime dodici. La Viola di Montella è in gran forma, con un solo k.o. (fragoroso, contro la Lazio) nelle ultime dieci. UNDER (1,73). OK: Di Natale, Widmer, Salah, Joaquin. NO: Piris, Tomovic.

domenica 15 marzo 2015

BAR F1 - 1, GARA AUSTRALIANA

Immagine tratta da f1passion.it

MAN OF THE RACE
Felipe Nasr all'esordio in F1 arriva ottimamente 5°. In barba all'etichetta di pilota pagante. Ora si capisce tutto il casotto montato da Van der Garde per il sedile della scuderia elvetica: la macchina va. Il motore Ferrari 2015 ha messo le ali anche a loro. E Nasr ha piazzato una prestazione da punto esclamativo.
GLI SPUNTI
Hamilton non lascia neppure una briciola a Rosberg, sempre tenuto a distanza di sicurezza. Sarà una lotta a due, o forse neppure, perchè Nico è plafonato da mesi sullo standard da scudiero. Un po' noioso.
Deprimente vedere schierarsi in griglia solo 15 vetture, date le defezioni di Manor, di Bottas causa mal di schiena e Kvyat e Magnussen andati k.o. addirittura prima della partenza.
Vettel ottimo terzo. Gara consistente e regolare. Non è piaciuto in partenza, dove non è stato "pulitissimo" nei confronti di Raikkonen, tirandogli la staccata e cacciandolo in mezzo al gruppo. Ha voglia da cannibale. E la Ferrari ha piazzato un recupero pazzesco, inaspettato.
GLI ABBACCHIATI
Detto di Rosberg-paggetto, c'è Kimi. Incasinato in partenza, dove ha dovuto alzare il piede per non toccare Seb, riesce ad avere un grandissimo ritmo di gara (migliore rispetto al tedesco), ma sul più bello una doppia esitazione al box, prima gli crea difficoltà gratuite e poi lo mette k.o.. La fortuna non dimora in Finlandia.
La RedBull è totalmente scornata. Kvyat non riesce a partire, Ricciardo finisce doppiato e per tutta la gara dietro gli scarichi della Sauber. La PU Renault è pessima, è addirittura peggiorata rispetto al 2014. 
Alonso, Button, Magnussen, ma anche Mazinga Zeta o Superman. Nessun pilota può far nulla su questa McLaren Honda. Jenson fa gara da formichina-ina-ina, arrivando a 2 giri dal vincitore e sempre ultimo. Non c'è velocità, la Honda deve darsi una svegliata.  Due campioni del mondo come Nando e Jenson meritano qualcosa di meglio, quantomeno lottare per i punti. Detto questo, Alonso può prendersela comoda nel recupero, non vale la pena rischiare per un catorcio del genere.
E Maldonado è il solito pirla che va a sbattere. Passano le stagioni, ma Pastor resta una garanzia.

sabato 14 marzo 2015

PRONOSTICANDO LA 27A GIORNATA

Immagine tratta da snai.it
PALERMO-JUVENTUS: la Juve ha in testa il Borussia Dortmund, e va in uno dei peggiori campi d'Italia. Il Palermo infatti in casa ha 7 vittorie, 5 pari e 1 sola sconfitta. Se la banda di Allegri non sarà completamente concentrata o farà troppo turnover, sarà dura. 1 (4,00). OK: Vazquez, Dybala, Tevez, Llorente. NO: Daprela, Padoin.
CAGLIARI-EMPOLI: torna Zeman, e trova una squadra reduce da 1 punto in 6 partite. E che nel suo primo regno sardo non aveva mai vinto in casa. Sarri in trasferta zoppica, avendone vinta solo 1 su 12, e pareggiandone ben 8. 1 (2,40). OK: Husbauer, Mpoku, Saponara, Vecino. NO: Pisano, Barba.
ATALANTA-UDINESE: dopo il mezzo passo falso di Parma, Reja deve assolutamente vincere. I bergamaschi in casa son reduci da due k.o. consecutivi e da 1 sola vittoria nelle ultime 5. Strama si è finalmente rialzato contro il Toro, ma fuori ha un attacco asfittico (10 gol in 12 gare). UNDER (1,65). OK: Gomez, Pinilla, DiNatale, Pasquale. NO: Carmona, Guilherme.
GENOA-CHIEVO: il Genoa non gioca in casa da 1 mese, ma è comunque imbattuto a Marassi da 4 turni. Il Chievo lotta, e nonostante il peggior attacco esterno della A, ha il 10° rendimento lontano dal Bentegodi, 14 punti in 12 partite. 1 (1,85). OK: Perotti, Niang, Schelotto, Meggiorini. NO: Rincon, Cesar.
SASSUOLO-PARMA: il Sassuolo deve darsi una sveglia al Mapei Stadium: è reduce da due sconfitte consecutive e ne ha vinte solo 3 su 12. Il Parma è stato nuovamente mutilato di altri 2 punti, e fuori ne ha perse 9 su 11. 1 (1,60). OK: Zaza, Berardi, Belfodil, Nocerino. NO: Longhi, Coda.
VERONA-NAPOLI: Mandorlini ha preso ossigeno con 5 punti tra Roma, Cagliari e Milan. Il Napoli è stato raggiunto dalla Lazio al terzo posto, e si sta prendendo troppe pause di concentrazione in campionato. Nelle ultime due trasferte ha perso con Palermo e Torino. OVER (1,73). OK: Toni, Gomez, Callejon, Higuain. NO: Benussi, Albiol.
INTER-CESENA: l'Inter galleggia a metà classifica, senza slanci in vista. Nelle ultime 3 gare a San Siro ha perso due volte. Il Cesena lotta, ha raggiunto il Cagliari a -4 dalla zona salvezza, ma fuori ha fatto solo 5 punticini. 1 (1,36). OK: Podolski, Icardi, Defrel, Brienza. NO: Brozovic, Giorgi.
TORINO-LAZIO: i granata han perso l'imbattibilità a Udine, e son provati dalle fatiche di Europa League. Ma in casa non vanno k.o. da 6 turni. La Lazio è un treno in corsa, e vince da 4 partite di fila.  2 (2,40). OK: MaxiLopez, B.Peres, F.Anderson, Mauri. NO: Padelli, Mauricio.
FIORENTINA-MILAN: la Viola ha un gioco e tanta classe nei suoi uomini, e in casa non perde dall'8 novembre. Il Milan è in agonia, avendo battuto solo Parma e Cesena negli ultimi 11 incontri e non vincendo in trasferta dal remoto 18 ottobre. 1 (1,95). OK: Diamanti, Gilardino, Menez, Honda. NO: Richards, Van Ginkel.
ROMA-SAMPDORIA: la malattia della Roma è nota a tutti, la pareggite. Nelle ultime 9 di campionato ha vinto contro il Cagliari e pareggiato le restanti 8. E in casa non vince dal 30 novembre. Mihajlovic pare aver trovato la quadra del suo attacco di gennaio, essendo reduce da due vittorie consecutive. X (3,70). OK: Gervinho, Ljajic, Eto'o, Muriel. NO: Astori, Regini.

BAR F1 - 1, QUALIFICHE AUSTRALIANE

Immagine tratta da f1passion.it

CHI C'E'
La Mercedes vola, e parecchio. Lewis dà 6 decimi di schiaffi a Nico, tanto per mettere in chiaro le cose.
Faranno gara tra loro, ammesso che Rosberg riesca a tenere la scia del Campione del Mondo, il che è per nulla scontato, data l'atavica difficoltà del biondino di far gara di rimonta nei confronti di Hamilton.
La Ferrari c'è e si vede, ha oscillato per tutte le prove tra seconda e terza fila, Vettel chiude 4° e Kimi 5°, distanziati tra loro da 33 millesimi. E con un gran passo gara nel taschino. Il podio non è più un sogno. Pazzesco il lavoro fatto ai box del Cavallino nell'inverno. Si è rivoltata come un calzino una macchina sbagliata, portandola al livello della Williams.
Ci avrebbe messo chiunque la firma alla fine della scorsa annata. Colpo di spugna sul recente passato, per la serie "Nando chi?".
CHI NON C'E'
McLaren non pervenuta. Cioè si. Ma in nona fila, sul piede dell'1'31 con Button e dell'1'32 con Magnussen, un abisso rispetto all'1'26 che ha garantito la pole a LH.
Alla vista di tali risultati, Alonso sta pensando di dare bidone, anzi bidoNando, anche per la Malesia. Uuuuh che mal di testa che non passa, ossignur.
E la Manor? Chi? Ah, quei signori che han portato dei pezzi di F1 nei box della Marussia e due figuranti pagati per fingersi piloti. Correranno mai? O saranno un bluff tipo i Presidenti del Parma? Ehi Manor, ma i soldi per correre? Arrivano domani!
La Red Bull è scornatissima. A malapena è riuscita con Dentone Ricciardo a star davanti alla sorellina Toro Rosso, beccandosi 2-secondi-2 dalla vetta. Harakiri. Caporetto. E Kvyat addirittura in settima fila. La Renault fa cilecca, peggio del 2014.
L'EXPLOIT
Carlos Sainz Jr ha stoffa. E piazza un clamoroso 8° posto in qualifica all'esordio in F1. Ha fatto un testacoda nelle primissime battute, ma si è ripreso prontamente e ha piazzato il punto esclamativo di giornata. In odore di punti per domani.
LA PREVISIONE
1 Hamilton, 2 Rosberg, 3 Raikkonen, 4 Massa, 5 Vettel. 

venerdì 13 marzo 2015

UN FUTURO SPUNTATO

Immagine tratta da pianeta-sport.net
Leggevo non più di qualche settimana fa, un interessantissimo libro di Jonathan Wilson ("La Piramide Rovesciata"), dove si raccontava la storia del calcio studiando l'evoluzione delle tattiche di gioco.
Nell'epilogo l'autore si lasciava andare ad una considerazione, che qui riporto "(...) L'allontanamento dagli attaccanti puri, forse, è qualcosa di nuovo, anche se - quantomeno verso la fine della stagione 2007-2008 - rimane comunque un processo sperimentale e non certo definitivo. Forse il 4-6-0, a poco a poco, diventerà un modulo standard (...). Certamente, la sua comparsa fa riferimento alla scomparsa della punta vecchia maniera, soppiantata da un giocatore più versatile, e il passaggio verso l'universalità, si può affermare con una certa sicurezza, è una tendenza sempre più crescente".
Ecco, questa analisi, tenendo presente che lo scritto è stato redatto nel 2008, è sorprendentemente reale e attuale dopo aver visto Fiorentina-Roma di Europa League di ieri sera. Montella e Garcia hanno schierato le rispettive formazioni titolari senza un attaccante di ruolo. Per i Viola son scesi in campo, all'interno di un sistema di gioco molto fluido, tre giocatori offensivi come Joaquin, Ilicic e Salah, due ali e un trequartista in pratica, pronti a creare ed aggredire gli spazi, senza un punto di riferimento centrale. E così la Roma con il suo tridente composto da Florenzi, Ljajic e Iturbe. 
Di fatto è stata una partita imbottita di centrocampisti, e forse ciò che emerge dalle statistiche non è del tutto casuale, con i toscani che tirano 2 volte in porta su 15 tentativi totali, e i capitolini 3 volte nello specchio, su 10 tiri scoccati.
La partita non è stata sgradevole, anzi, molto combattuta e tatticamente accorta, ma l'assenza di una punta si è notata. E' come se si badasse molto ai "barocchismi" tattici e poco alla "sostanza" del buttarla dentro.
Ma anche la squadra più tatticamente barocca d'Europa, il Bayern di Guardiola, non prescinde da un ariete d'area (seppur moderno) come Lewandowski.
Speriamo che l'evoluzione tattica suggerita dal saggio sopra citato non di avveri del tutto, dato che prosegue delineando un futuro con ancor più centrocampisti, la scomparsa quasi totale delle punte, e di conseguenza dei difensori centrali: "(...) Se però le punte si stanno dirigendo sulla stessa strada percorsa in passato dalle ali e dai numeri dieci, la domanda a questo punto è: Chi sarà il prossimo? Forse i difensori centrali? Dopotutto, se non ci sono più centravanti da marcare, la presenza di un secondo centrale difensivo in un 4-4-2 apparentemente potrebbe sembrare superflua, come pure quella di un terzo difensore in un 3-5-2 che debba affrontare un unico attaccante".
Il futuro sarà un'accozzaglia di centrocampisti tecnici e versatili? Un calcio tutto tocchi e tocchetti, con calciatori che tendono ad entrare in porta a forza di passaggi e poca cattiveria sotto rete?
Aiuto, ridateci i vecchi centravanti!

giovedì 12 marzo 2015

CHI C'E', CHI NO E CHI SPERA DI ESSERCI

Immagine tratta da f1grandprix.motorionline.com e modificata su befunky.com
Parte la Formula 1 2015. A Marzo a Melbourne e in Australia, al solito.
La Mercedes sarà il solito puntino grigio scintillante che gli altri vedranno in lontananza. Ancora lotta tra il bi-incoronato Hamilton e il recentemente scornato (dal compagno di team) Rosberg. Attenzione al buon Lewis, che ogni qual volta è stato mollato dalla Pussycat Nicole è andato in pippe mentali, in pappa, in crisi. E si appresta ad iniziare questa stagione da single, brutto segno per lui. Nico non aspetta altro che fargli saltare i nervi con qualche qualifica delle sue, perchè a livello di talento puro, su 20 gare, paga troppa differenza.
Emergono dalla nebbia incerta delle seconde linee, le Ferrari degli amiconi Seb e Kimi, guidati dal compagnone furbone Arrivabene, uno che sa come trattare al tavolo dei big e sa come relazionarsi con tutti. Secondo la stampa il nuovo Team Principal è un genio a 360°. C'è tanto entusiasmo. Pure troppo. Essere al livello della Williams e della Red Bull potrebbe pure significare partire 7° e 8°, e in tal caso non bisogna andare in depressione sfigopendula stile 2014, dove sono rotolate più teste che piazzamenti nella Top5 a fine gara.
Ma la macchina c'è, e con un francesismo Raikkonen ha subito notato come la creatura del buon Allison gli risulti "cucita attorno al suo culo". E speriamo che sia ancora sensibile sul fondoschiena dopo la disastrosa F14T!
C'è pure Magnussen a Melbourne, in una condizione psicologica immaginiamo fenomenale. A fine 2014 è stato allegramente trombato per far posto a SuperNando Alonso, salvo esser rimesso in macchina dopo il misterioso incidente nei test spagnoli dell'asturiano. Bene, ti abbiamo trombato, anzi, resti terzo pilota. Anzi no, vedi di correre a Melbourne che ci servi, tanto poi passi un anno al simulatore. Non ci sorprenderemmo se l'aggressivita del buon danese esplodesse a vena tappata a causa di questa singolare situazione.
Non c'è Alonso come detto. Il botto di Barcellona è misterioso, nessuno sa nulla. McLaren non sa, il vento non ha visto, gli alieni non sono esclusi. Si sa solo che Nando è diventato incasiNando dopo il crash, confondendo tutto e tutti. A Melbourne non c'è, in Malesia boh. E la McLaren Honda? Chissà, dal Sol Levante ci si aspettava meraviglie e invece si intravede solo un tremolante crepuscolo con suoni di harakiri in lontananza.
C'è la Manor, cioè forse. Sarebbe un assemblaggio della Marussia del 2014, con Power Unit Ferrari 2014 (quella ciofeca totale, gliela fanno pure pagare?) e piloti presi all'ultimo secondo. Senza test, senza soldi, senza aver pagato le gomme dello scorso anno, senza software. Ci saranno? Dureranno? Prenderanno 6-7 secondi al giro? 
Chi spera di esserci è Van der Garde che ha portato la Sauber in tribunale per averlo appiedato. Gli svizzeri hanno ingaggiato i talentuosissimi (sul conto in banca) Ericsson e Nasr, ma l'olandese ha vinto una doppia causa al tribunale e giusto ieri ha avuto il via libera per il reintegro. Ma se reintegrano lo squattrinato Van der Garde, poi i soldi dei piloti paganti che fine fanno? E se la Sauber andasse ancor più in rosso? 
Che poi tra l'altro Van der Garde manco ha la licenza, e ad oggi non si sa ancora chi salirà sulle vetture elvetiche. 
Insomma, casini a destra e a manca, come al solito. Chi c'è oggi non sa se ci sarà domani, e viceversa. Ed Ecclestone si frega le mani sempre e comunque, allontanando sempre più la F1 dai comuni mortali. Si inizia. 

sabato 7 marzo 2015

PRONOSTICANDO LA 26A GIORNATA

Immagine tratta da snai.it
SAMPDORIA-CAGLIARI: contro l'Atalanta la squadra di Mihajlovic ha ritrovato la vittoria, ora l'obiettivo è di tornare a guadagnarsi i tre punti (che mancano dall'11 gennaio) anche tra le mura amiche. Contro i blucerchiati c'è un Cagliari che cola a picco, con Zola sempre più traballante, a causa di 1 solo punto nelle ultime 5 e un totale di 18 reti subite nelle 9 partite da lui dirette. 1 (1,80). OK: Muriel, Eto'o, Mpoku, Husbauer. NO: De Silvestri, Murru.
MILAN-VERONA: Inzaghi nelle ultime 10 ha battuto solo Parma e Cesena, e le 4 sconfitte interne sinora non possono far dormire sonni tranquilli, il Verona dopo aver espugnato Cagliari, è in acque tranquille con un rassicurante +8 sulla zona B. 1 (1,63). OK: Cerci, Menez, Agostini, Sala. NO: Poli, Tachtsidis.
CESENA-PALERMO: Di Carlo sta costruendo le speranze di rimonta in casa, e tra Udinese, Lazio e Juve, ha fatto ben 7 punti, mentre il Palermo esternamente è in media retrocessione, con 8 punti su 12 gare, e 1 sola vittoria, ottenuta il 1 novembre. 1 (3,00). OK: Brienza, Defrel, Vazquez, Dybala. NO: Perico, Terzi.
PARMA-ATALANTA: come potrà scendere in campo il Parma senza stipendi e con 20 giorni di inattività? Sulla carta ci son tre punti facili per Reja, all'esordio sulla panchina dell'Atalanta, anche se la Dea ha il peggior attacco esterno della A (8 gol su 13 gare). 2 (2,05). OK: Lucarelli, Cassani, Denis, Emanuelson. NO: Rodriguez, Bellini.
EMPOLI-GENOA: l'Empoli in casa è reduce da due vittorie consecutive (Chievo e Cesena), ma il Genoa fuori ha il quinto rendimento della Serie A, con 19 punti in 12 partite. GOAL (1,83). OK: Maccarone, Saponara, Perotti, Bergdich. NO: Laurini, Rincon.
UDINESE-TORINO: Strama è in crisi, con 1 vittoria nelle ultime dieci, e i tre punti casalinghi mancano addirittura dal 25 ottobre. Il Toro vola, con 12 partite senza sconfitte. X (3,10). OK: Di Natale, Allan, Maxi Lopez, Bruno Peres. NO: Wague, Moretti.
CHIEVO-ROMA: sono 5 i punti di vantaggio dei clivensi sulla zona retrocessione, tra l'altro imbattuti da due gare casalinghe. La Roma ha una conclamata pareggite: nelle ultime 8 gare, 1 vittoria (contro il Cagliari) e ben 7 "X". 2 (1,85). OK: Mattiello, Schelotto, Gervinho, Ljajic. NO: Radovanovic, De Rossi.
NAPOLI-INTER: i partenopei hanno vinto le ultime 3 gare in casa, e al San Paolo tra gol fatti e subiti sono arrivati 45 segnature in 12 partite. L'Inter naviga a metà classifica, seppure abbia vinto le ultime due trasferte a Bergamo e Cagliari. OVER (1,78). OK: Higuain, Gabbiadini, Icardi, Podolski. NO: Mesto, Brozovic. 
LAZIO-FIORENTINA: le due vere inseguitrici del Napoli nella corsa al 3° posto si incontrano lunedì all'Olimpico. La Lazio vince da 3 partite, la Fiorentina non perde da 8. GOAL (1,73). OK: Felipe Anderson, Klose, Diamanti, Gilardino. NO: Onazi, Ilicic.
JUVENTUS-SASSUOLO: la Juve in casa ha 10 vittorie, 2 pareggi, 0 sconfitte, 32 gol fatti e 7 subiti. Inarrestabile. Il Sassuolo balbetta con 1 sola vittoria nelle ultime 8. 1 (1,23). OK: Morata, Vidal, Berardi, Zaza. NO: Pereyra, Longhi.

martedì 3 marzo 2015

INZAGHI E ZOLA: UN DESTINO SEGNATO

Immagini tratte da news.superscommesse,it e ivm.ilcalciomagazine.it e modificate su befunky.com
Milan e Cagliari li hanno adorati come calciatori, Pippo Inzaghi e Gianfranco Zola sono simboli del tifo rossonero e rossoblu. Ma ora in panchina stanno prendendo a picconate il bel ricordo lasciato prima di appendere le scarpette al chiodo.
Il mestiere dell'allenatore non si improvvisa, serve la gavetta. Per un Montella emerso (anche se alla prima esperienza in panchina, a Roma visse un'annata in chiaroscuro e non venne confermato), sono stati sommersi tanti altri, i vari Ciro Ferrara, Leonardo, Seedorf (che pagò l'inesperienza negli atteggiamenti verso una dirigenza da sempre particolare), Liverani, ma anche Stramaccioni (che sta faticando e non poco a Udine).
L'inesperienza si paga, specialmente verso un calcio italiano che non tollera indecisioni tattiche o mancanza di cura nei dettagli.
Inzaghi e Zola stanno vivendo un momento simile: sono ancora alla ricerca dello schema tattico giusto, dei titolari, e le loro squadre diventano lo specchio a ritmo lento della loro indecisione, confusione e paura.
A parole accarezzano l'idea di un calcio propositivo, offensivo, sinora mai mostrato in campo. Pippo vaga da sette mesi tra 4-3-3 senza punte, 4-3-3 con la punta, 4-2-3-1, 4-3-1-2, ma come dice lui lo schema non conta, e vale il modo in cui viene interpretato lo spartito: sempre male. Non ha mai convinto il suo Milan, che primeggia nella funesta classifica dei peggiori dell'era Berlusconi. Calciatori messi in campo un po' qua e un po' là, Bonaventura ha fatto tutti i ruoli difesa a parte, Menez è a volte esterno e altre centrale. Manca una spina dorsale, un chiaro modo di affrontare la crisi di risultati. 
Zola in 9 partite ha raccolto 8 punti, allontanando ancora di più il Cagliari dalla Serie A. Lui ha fluttuato tra un 4-3-3 a un 3-5-2 (in Coppa Italia in cui è stato eliminato addirittura dal Parma), passando per il 4-3-2-1 e il 4-3-1-2. Incaponendosi in un albero di Natale fuori periodo, che ha portato doni solo per gli avversari, dato l'enorme numero di 18 reti subite in 9 partite. Nella settimana in cui ha raccontato di aver curato la fase difensiva, la squadra ha subito reti ancora più stupide, e quando ha spiegato che era ora di curare l'attacco, questo si è spuntato, sbagliando reti come non mai. In 9 partite ha schierato 25 giocatori: emblematico aver cambiato 3/4 di difesa nella gara decisiva contro il Verona (Diakitè all'esordio, Murru praticamente inutilizzato dallo scorso anno, Gonzalez accantonato da un mese), per andare a subire due reti imbarazzanti. E l'insistenza di tener Conti titolare? L'ultima vittoria con il Capitano in campo è datata 27 Aprile 2014, e non è un caso.
Serve la gavetta, per tener dritta la barra, per indicare la strada anche nel buio. Il 2014/15 sta insegnando questo. Sarri, Iachini e Ventura sono i migliori tecnici del torneo, e tutti e tre sono stati capaci di emergere da momenti delicati e senza vittorie in questa stagione.
Senza stravolgere nulla, insistendo su un'idea e sulla bontà di essa.
Inzaghi e Zola cambiano tutto continuamente, alla ricerca della formula giusta come per magia, come se fossero protagonisti di Football Manager.
Ma tanta confusione sia su Football Manager che nella realtà, porta a un destino segnato prima o poi: l'esonero.
E' solo questione di tempo.