martedì 22 luglio 2014

INFORTUNI ALLEGRI

Immagine tratta da juventus.com e modificata su befunky.com
Arriva Morata, strette di mano, frizzi e lazzi. Tutti felici, va in campo e...crac.
Rotto. Trauma distorsivo al ginocchio sinistro. In attesa di ulteriori esami, si parla già di 30-40 giorni di stop.
Sfortunato Allegri eh?
Uhm, Allegri. Già, anche al Milan un sacco di infortuni sotto la sua gestione. 
Nel 2011/12 si contarono qualcosa come 71 degenti nell'infermeria rossonera. La colpa venne dirottata sullo sprint scudetto, molto stressante a livello fisico. Nel 2012/13 nelle primissime partite dell'anno salutarono la compagnia Pato e Robinho stirati ad agosto e Montolivo k.o. a settembre. E nella scorsa stagione? Ricordate il ritorno di Kakà? Esordio per 70' con il Toro e problema muscolare che lo tenne fuori un mese. A metà settembre il buon Max contava già 10 sventurati alla voce "infermeria".
Anche Seedorf, appena subentrato dichiarò di aver ereditato una squadra in "non buone condizioni fisiche".
Negli ultimi anni al Milan hanno avuto infortuni lunghi o fastidiose ricadute, un gran numero di calciatori: Boateng, Flamini, Pato, Robinho, Bonera, DeJong, Muntari, ElShaarawy, Silvestre, DeSciglio, Abate, Abbiati, Montolivo, Pazzini. 
Acciacchi piuttosto pesanti e frequenti, a volte di natura muscolare, ma anche di natura traumatica, tutti capitati sotto la guida del mister livornese.
Arrivati nonostante la presenza del celebre "MilanLab", struttura che dovrebbe costantemente monitorare le condizioni dei calciatori e ridurre al minimo il rischio di infortuni.
Emblematica la sequenza di guai muscolari capitati a Pato, che passò in poco tempo dallo status di "ragazzo prodigio" a quello di "desaparecido".
E ora, alla Juventus, pronti via, e già Morata va k.o. dopo pochi allenamenti.
Possibile che sia solo sfortuna questa di Allegri o, a questo punto, ci sia qualcosa di errato nel modo di condurre la preparazione fisica (specie quella iniziale) da parte sua o del suo staff?
Molto spesso la maledizione degli infortuni è stata (paradossalmente) la salvezza del tecnico al Milan, un parafulmine con il quale difendersi dalle partenze a rilento in campionato, e dalle carenze di gioco degli ultimi tempi. Ma alla Juve non potrà e non dovrà essere così.
Sperando che il buongiorno non si veda dal mattino...

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