giovedì 24 luglio 2014

DENARI E ATTACCAMENTO ALLA MAGLIA

Immagini tratte da youfeed.it, ilcalciomagazine.it, gazzetta.it, welovemercury.com, humorfutbolclub.com e modificata su befunky.com
Perchè il calcio è attaccamento alla maglia e passione dei tifosi.
No.
Il calcio è soldi. 
Fiorentina, Inter, Juventus, Milan e Roma dopo la breve fase iniziale di ritiro estivo vanno in giro per il mondo a raggranellare gettoni di presenza qua e là.
Amichevoli improbabili, location improvvisate di tornei inventati.
Tutto per far cassa. 
Il Milan, secondo quanto riportato nei giorni scorsi dalla Gazzetta, per la tournèe americana incasserà 3,5 milioni, 2 e mezzo per l'Inter, la Roma quasi un milione, la Fiorentina per il tour in Sudamerica un milioncino tondo tondo.
Competizioni prestigiose come la Guinness Cup e la Copa Euramericana. E la Juve che vola in Indonesia, Australia e Singapore per fare show.
Spesso si incontrano squadre che inizieranno il campionato un mese prima, con differenze di preparazione anche importanti. Con il rischio di batoste e figuracce dietro l'angolo.
Ha senso durante la preparazione estiva, nel momento in cui si mette più carburante per poter correre tutta la stagione, fare voli transoceanici e giocare partite con avversari con un diverso livello di forma?
Ha ragione, ragionissima, Van Gaal, che coinvolto in questi giri con il suo Manchester United ha tuonato: "Bisogna viaggiare molto, ci sono troppi voli, i giocatori devono adeguarsi al fuso orario. Non è l'ideale nel corso di una preparazione".
Ma a comandare è solo il dio denaro, per qualche milioncino si va anche in capo al mondo. Si pensa a costruire in modo sensato una squadra vincente, allenarla bene e promuoverla a forza di vittorie, o a far cassa il più possibile? Evidente la risposta.
E' chiaro che vale più un guadagno ora, che un successo domani. 
E' tutto marketing. L'Inter ha cambiato i colori sociali, con una nuova prima maglia più nera che nerazzurra, il Napoli ha una strana maglia di riserva mimetica, il Milan nella seconda ha uno stemma che non ha più il logo storico della società. In Spagna il Cultural Leonesa ha disegnato lo smoking sulla divisa e il Lugo non ha una maglietta in pratica, ma un grosso boccale di birra. In onore allo sponsor.
Ah, e la Serie A ha recentemente aperto al quarto sponsor sulla maglietta. Quello da piazzare dietro, sotto il numero. Tanto per gradire. 
Questo è il nuovo attaccamento alla maglia. L'attaccarci sopra colori e sponsor senza rispettare la tradizione. 
E ci dicono pure che i tifosi apprezzano, che dietro ci sono studi di brand, marketing, gusti e quant'altro. Alè. 

Nessun commento:

Posta un commento

Che ne pensi?