giovedì 29 novembre 2012

BANDIERA VERDE SUL TITOLO

Immagine tratta da passionea300allora.it
Si sgonfia il caso Vettel- bandiere gialle.
Un video, anch' esso emerso dal web, mostrerebbe che a bordo pista un commissario sventolerebbe una bandiera verde su una torretta adiacente al punto in cui passavano Vettel e Vergne.
Il commissario con bandiera ha più valore dei led gialli, per regolamento.
Si parla al condizionale, perchè le immagini son poco chiare.
Ma a quanto pare, tanto basta per insinuare il dubbio e scoraggiare la Rossa a sporgere reclamo.
Il vicepresidente della FIA, tale Gracia, ha bollato come assurdo un possibile ricorso della Ferrari.
Dichiara che sarebbe come riarbitrare una partita di calcio. Piccolo particolare: nel calcio non si può, ma nella F1 sì, molte punizioni e molte decisioni nella storia sono state retroattive.
Basti pensare a squalifiche postume, come la Brabham fan-car, con il ventolone, squalificata e con i punti cancellati solo dopo aver dominato la sua prima gara nel 1978, oppure anche solo alla prima vittoria di Fisichella in F1, assegnata postuma nel 2003, a causa di un errore dei cronometristi, con tanto di podio della domenica errato.
Le immagini che scagionerebbero Vettel ci sono. Anche se la bandiera verde non è chiara. Son più chiari ancora i led gialli a bordo pista e sul volante.
Ma per un ricorso serve la certezza al 100% della colpevolezza e della volontarietà.
Altrimenti sarebbe una caduta di stile notevole.
La certezza non c'è.
Il ricorso non c'è.
Bandiera verde sul titolo.
Bandiera a scacchi.
Amen.

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