mercoledì 22 agosto 2012

FROM GENOVA WITH LOVE

Immagine tratta da icfut.wordpress.com e modificata su cartoonize.net
I calciofili più affamati, al lancio di Sky Sport 24 sulla trattativa in via di definizione tra Genoa e Milan per il passaggio in rossonero di uno dei più seri candidati al Bidone d' Oro 2011/12, Zè Eduardo, avranno sogghignato pensando che una volta in più i giornalisti l' avevano sparata davvero grossa.
Invece è tutto vero. L' impalpabile Josè Eduardo Bischofe de Almeida, noto in campo calcistico come Zè Eduardo ed al pubblico femminile come Zè Love, classe 87, professione centravanti secondo lui e seconda punta per molti, è il nuovo avanti del Milan.
Un tempo il Milan sceglieva di aggiungere alla propria rosa i calciatori più meritevoli, quelli messosi più in luce durante il campionato, invece ora, in preda al ridimensionamento e al voler tentare a tutti i costi le sorprese low cost in stile Nocerino, fa arrivare a Milanello il prode Zè Eduardo.
Stagione fantozziana la sua, bloccato mesi prima del suo sbarco in Liguria da Enrico Preziosi, che andò a prelevarlo dal Santos di Ganso e Neymar, di cui era il titolare. 
Arrivato in Italia disse di non essersi mai infortunato prima, e rimediò una frattura da stress alla tibia, diagnosticatagli da un medico dell' Inter dopo che i medici del Genoa dissero che era un problema presente solo nella sua testa. Felice di essersi ripreso, 3 mesi dopo, twittò "Se Dio vuole, tra 10 giorni torno a giocare", neanche tempo di scriverlo che ventiquattrore dopo ri-twittò "Tra mezzora mi opero di appendicite". Nuvoletta di Fantozzi bene in vista ed arrivederci a gennaio.
E a Gennaio il buon Zè Love trova un nuovo mister, al posto di Malesani arriva Marino, e i rapporti tra i due sono subito idilliaci, e come narra la Gazzetta fu il brasiliano, pacificamente, a chiedere al proprio mister lumi sul perchè non scendesse mai in campo in questo modo: "Ma tu pensi che io sia proprio una me***?".
Morale della favola qualche giorno dopo Preziosi, suo grande estimatore disse: "In Brasile lo accompagno anche a piedi, proprio perchè io non capisco proprio questa sua tristezza".
Immagine tratta da futebolbahiano.com e modificata su cartoonize.net
Non si capisce in che modo Zè riusci a restare in Italia, ma seppur schiavo della saudade, riannunciò a Twitter: "Finalmente sono pronto" e rincarò la dose dicendo "Prima di venire al Genoa ero stato tra i preconvocati del Brasile. Persa la Nazionale del mio Paese, vorrei fare come Thiago Motta e giocare per l'Italia. Avere Pirlo come compagno sarebbe fantastico, fino a adesso ho potuto far vedere solo una piccola parte del mio potenziale...".
Chiude la stagione con 8 presenze e 0 reti, più tweet che minuti giocati.
Vacanzina in Brasile e a Maggio ci informa che: "Il mio agente mi ha detto che ci sono almeno 5 società interessate a me. La mia priorità sarebbe rimanere qui in Brasile, accanto alla mia famiglia."
Il resto è storia recente, col brasiliano che si aggrega al ritiro del Genoa e il fulmine a ciel sereno della chiamata del Milan. Con tanto di saluto ai compagni e applauso di tutta la squadra.

C'è qualcosa in tutto questo che non quadra molto. Forse ha influito l' amicizia con Robinho, forse quella tra Galliani e Preziosi. Forse l'ennesimo infortunio muscolare di Pato. Ma tant'è. Il brasiliano triste ora ha la sua occasione. Anche se forse sarà solo in prova. Al Milan.
E dopo oggi, nel calciomercato, abbiamo visto proprio tutto. 
O no?

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